domenica 21 dicembre 2008

Educazione come conversazione

Philippe Meirieu, nel suo libro Frankenstein educatore, afferma che “per realizzarsi l'uomo ho bisogno di cure attente e di conversare con un'entità dall'essenza superiore alla sua... Conversare è all'opposto dell'indottrinamento e nello stesso temo delle chiacchiere vuote, quando l'interlocuzione di un maestro permette a qualcuno di pensarsi nel suo rapporto con il mondo e di lasciare quello stesso maestro per affrontare il mondo”.
Quanto è vera questa affermazione pensando al tipo di rapporto educativo che ci deve essere tra un educatore ed i giovani. L'educatore è un'“essenza superiore”: non nel senso che si crede onnipotente e onnisciente, ma nel senso che diventa esempio, testimone, maestro per stimolare i giovani.
Un buon maestro, però, anche a sua volta ha bisogno di un confronto, di una conversazione con un'“entità superiore”.
Allora mi chiedo: io... tu, come educatore, con quale “essenza superiore” sto dialogando?
Qui si apre l'argomento alle metacompetenze dell'educatore.

Nessun commento: