martedì 11 novembre 2008

Ti dò DIECI per aver UNO

... per continuare il post precedente.

Chi di noi presterebbe 1o euro ad un amico per avere poi indietro 1 solo euro? Nessuno.

Minimo pretenderemo in cambio quello che abbiamo dato.

La stessa logica non avviene in campo educativo, dove tu rischi e metti in gioco 10 per avere, forse, in cambio 1. Non è che gli educatori siano incapaci di fare i conti o siano scarsi in aritmetica, ma, come ho già detto nel post precedente, fondano il loro dare sul rischio: ti dò 10 sperando che forse ritorni 1.

Questa logica ci fa capire velocemente che l'educazione si fonda su un dare di più, che ha, come attributo fondamentale, la gratuità, o, se vogliamo, l'arrichimento dell'altro.

Certo non è facile accettare questo. Abituati come siamo ad aver qualche tornaconto personale, o comunque a guadagnarci qualcosa, ci sembra assurda la logica: ti dò 10 per avere, forse, in cambio 1.

Vorrei però subito aprire il campo di approffondimento dicendo che questo uno di risposta è UNICO.

Qualche giorno fà ho fatto lezione nella mia classe. Io insegno in una scuola primaria di primo grado. Durante la lezione, un alunno è stato particolarmente vivace, tanto che alla fine della lezione non vedevo l'ora di andare via da quanto ero stanco e infastidito da quell'alunno.

Stavo per uscire dalla classe, ma poi, dentro di me ho sentito una voce che mi ha detto di fermarmi e di spendere un pò del mio tempo per dialogare un pò con quel bambino, e così ho fatto. Non so esattamente perchè l'ho fatto; forse per gesto d'altruismo che mi ha portato a dire: lì davanti a me c'era una persona che forse aveva bisogno...

Vi assicuro che più passavano i minuti e più riscoprivo davanti a me una persona la quale, anche se mi aveva "stressato" per tutta la lezione, era una persona unica. Quel bambino mi ha dato indietro un unico che altri non avrebbero potuto darmi.

Questo sono fortune. A volte, purtroppo, almeno per me, non è facile accorgermi di questo 1 che torna indietro; ma quando lo scopro questo vale non come 10 ma come 100. E' come un grazie o un bacio che il bambino dà alla sua mamma, dopo che questa ha speso tantissimo tempo e amore per il bambino... un 1 che è unico!

E se non torna indietro a me, sono certo che un'altra persona riceverà quel 1 che prima o poi ritorna.

Per questo sono persuaso che vale proprio la pena di mettere in gioco tutto noi stessi, di darci completamente nell'opera educativa per creare una risposta che quantitativamente ha il valore di uno ma qualitativamante è UNICO.

Nessun commento: