domenica 11 gennaio 2009

Ridiamo RESPONSABILITA' ai giovani


Una delle paure della Scuola al giorno d'oggi è il dover incorrere in ricorsi giudiziari o proteste o incomprensione da parte di genitori che hanno visto il loro figlio bocciato o segnalato negativamente dalla scuola.
Questi genitori assumono il ruolo di veri e propri “avvocati” dei loro figli.
Facendo così, però, questi genitori non si accorgono di un'errore che compiono nella loro opera educativa: il negare e togliere la responsabilità che i loro figli hanno.
Ogni educatore, sia che sia un genitore o un educatore sociale, deve attribuire all'altro la responsabilità dei loro atti, senza tuttavia accusarlo.
Possiamo sintetizzare questa affermazione così: attribuire senza accusare.
Non attribuire significa impedire alla libertà di emergere; e accusare significa supporre questa libertà già costituita, quando invece bisogna farla ancora concretizzare.
Quei genitori quindi che difendono in modo esagerato i loro figli, li deresponsabilizzano.
In questo momento mi viene alla mente il caso di quei adolescenti che hanno allagato una scuola di Milano. Come pena non hanno semplicemente pagato le spese o ricevuto una punizione scolastica, ma hanno fatto un'esperienza di vita all'Arsenale della pace di Torino (Sermig)... come dire: è inutile che ti punisca e basta, ma cerco di farti capire quello che hai fatto, visto che hai una responsabilità, una libertà, nella speranza che cambi. E così è avvenuto : l'esperienza all'Arsenale li ha cambiati ( per chi vuole maggiori informazioni su questo fatto può consultare l'archivio del Sermig).

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